
John Griffith Chaney London nasce il 12 gennaio 1876 a San Francisco, figlio illegittimo di William Henry Chaney, un astrologo ambulante irlandese, e di Flora Wellman, che apparteneva a una ricca famiglia dell'Ohio. Il padre si disinteressò del figlio, anche perché 8 mesi dopo la nascita la madre si risposò con John London, contadino vedovo con due figli. Jack venne cresciuto dalla madre e dal padre adottivo.
Dopo aver finito la scuola elementare nel 1889, comincio' a frequentare compagnie poco raccomandabili (ladri e contrabbandieri). Dopo numerose esperienze lavorative, tornò a Oakland per frequentare la Oakland High School, dove partecipò alla redazione del giornale scolastico, "The Aegis". Nel 1896 riuscì ad entrare all'Universita' della California, che lasciò nel 1897 a causa di problemi finanziari. Il 25 luglio di quell'anno (1896) partì per unirsi alla corsa all'oro del Klondike. Qui scriverà i suoi primi racconti di successo.
Tutta la sua vita fu infatti caratterizzata da esperienze lavorative diverse, coerentemente con lo stile di vita vagabondo, fece lo strillone di giornali, il pescatore clandestino di ostriche, il lavandaio, il cacciatore di foche, il corrispondente di guerra durante il conflitto russo-giapponese, l'agente di assicurazioni, il coltivatore e, appunto, il cercatore d'oro prima di darsi alla scrittura con successo. Come scrittore riuscì ben presto a diventare uno tra i più prolifici, famosi e meglio retribuiti del suo tempo. In tutta la sua carriera letteraria scrisse oltre 50 volumi.
Dopo il successo del suo romanzo più famoso, Il richiamo della foresta, si dedicò interamente alla scrittura, trattando i temi sociali che preferiva; anche se poco noto sotto questo aspetto al grande pubblico, tra gli appassionati di fantascienza i suoi racconti di questo genere sono spesso citati come dei classici e precursori di genere; in numerosi racconti ricorre il tema del 'giorno dopo', descrivendo un'umanità ritornata ai primordi o in procinto di farlo, anticipazioni della 'guerra batteriologica' (contro una Cina divenuta enormemente popolosa e commercialmente concorrenziale).
In questo periodo aderì al socialismo, battendosi in difesa delle fasce deboli della società. Anticipò Kerouac con il romanzo itinerante On the road (cronaca di un viaggio per l'America in automobile) e, per molti versi, Hemigway. Ormai affermato, ebbe fortuna come cronista, di politica (seguendo la rivoluzione messicana come inviato sul campo), sportivo (Boxe, argomento trattato anche in alcuni racconti come Una bistecca) e d'attualità: il suo incipit scritto dopo il terremoto di San Francisco ha fatto epoca.
Nel 1910 comprò il Beauty Ranch, a Glen Ellen, Sonoma County, California, dove morì il 12 gennaio del 1916 a soli 40 anni, probabilmente per una overrdose, di cui si è dibattuto a lungo sulla volontarietà o meno.Un recente studio realizzato negli Stati Uniti da medici della Divisione di Nefrologia e Ipertensione della facoltà di Medicina della University of North Carolina ha dimostrato che lo scrittore in una fotografia presenta sul viso i segni di una dermatite da mercurio; poiché il metallo veniva utilizzato nella terapia della sifilide, è verosimile che possa essere stata la causa della morte di Jack London.
La sua idea di socialismo era molto romantica e volubile. Le sue idee politiche e sociali possedevano una grandissima vitalità e potenza, ma poggiavano su basi confuse e tutto sommato, ingenue. La fortuna che ebbe la narrativa londoniana ne è la conferma. È stato, e probabilmente è ancora, l'autore anglosassone più tradotto all'estero, le sue opere di denuncia sociale facevano propaganda e incontrarono fortuna nei paesi del blocco sovietico, la celebrazione della forza fece sì che fosse uno degli autori più diffusi nelle biblioteche per ragazzi nell'Italia fascista del ventennio. Le sue convinzioni della necessaria affermazione della razza superiore contribuirono al suo successo nella Germania Hitleriana. Ma quanto erano confuse le sue idee, maggiormente pretestuose e grossolane erano le interpretazioni che ne facevano questi regimi. Interpretandolo con parzialità, London può essere un entusiasta paladino del progresso o un fervente ambientalista.La sua prosa rimane una delle più potenti e solide della narrativa americana.
La sua idea di socialismo era molto romantica e volubile. Le sue idee politiche e sociali possedevano una grandissima vitalità e potenza, ma poggiavano su basi confuse e tutto sommato, ingenue. La fortuna che ebbe la narrativa londoniana ne è la conferma. È stato, e probabilmente è ancora, l'autore anglosassone più tradotto all'estero, le sue opere di denuncia sociale facevano propaganda e incontrarono fortuna nei paesi del blocco sovietico, la celebrazione della forza fece sì che fosse uno degli autori più diffusi nelle biblioteche per ragazzi nell'Italia fascista del ventennio. Le sue convinzioni della necessaria affermazione della razza superiore contribuirono al suo successo nella Germania Hitleriana. Ma quanto erano confuse le sue idee, maggiormente pretestuose e grossolane erano le interpretazioni che ne facevano questi regimi. Interpretandolo con parzialità, London può essere un entusiasta paladino del progresso o un fervente ambientalista.La sua prosa rimane una delle più potenti e solide della narrativa americana.
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